venerdì 30 maggio 2008

Grande successo per "Lo scaldaletto"


Il bello di divertire, il bello di fare del bene. E’ la sintesi perfetta di una serata, che è poi il frutto di alcuni mesi di lavoro dei Genitorattori, fantastici protagonista – sabato 24 maggio – della ‘prima’ ufficiale dell’esilarante commedia intitolata ‘Lo Scaldaletto’. Il teatro de ‘Il Centro’, a Desio, era gremito all’inverosimile: si sono contate circa 400 persone, che hanno seguito con attenzione e partecipazione una delle commedie più belle di Eduardo Scarpetta. Alla fine è arrivata una giusta dose di applausi per il gruppo di attori e per la folta squadra che ha lavorato a questo lavoro. Insomma, un successo che bissa quello già ottenuto con ‘La zia di Carlo’. Se possibile, si è trattato di un bis ancora più esaltante, perché la commedia – tradotta addirittura dal napoletano – era ambiziosa; e inoltre c’era la bella novità di altri attori debuttanti. Tutto è filato come doveva, con il pubblico incollato alle poltrone di una platea che ha visto schierati giovani e meno giovani, tutti felici di vivere una serata di festa e di solidarietà. Eggià, perché il ricavato della serata è stato destinato a sostenere le opere di adeguamento strutturale dell’oratorio di via dei Tigli, un patrimonio educativo e storico della città di Desio. Dietro le quinte si è vissuto il clima delle grandi occasioni: tensione all’inizio, soddisfazione alla fine. Con una sensazione: quella di aver vissuto un’esperienza esaltante. In tutti i sensi. La commedia non ha deluso le attese. Testo brillante per attori che hanno cercato di “essere, più che recitare”: ne è uscito un bel mix di allegria. Sugli scudi Arturo Cagnoli e Mirella Martinazzoli, nei panni dei coniugi sempre in lite: la loro interpretazione è stata impeccabile, caratterizzata dai giusti ritmi e dalla necessaria passione. Due colonne, insomma, della filodrammatica desiana. Travolgente la prova di Gigi Frizzoni, audace e strano innamorato, alle prese con una altrettanto straordinaria moglie, Simona Briani: due personaggi da amare per la loro stranezza. Inimitabile la prova di Altero Manoni, alias avvocato Anselmo Raganelli: un’interpretazione che ha strappato applausi, risate e che ha lanciato un nuovo protagonista nel panorama teatrale cittadino. Puntuale e ottima l’interpretazione di Gaudenzio Salari, avvocato del marito, dei due servitori, il simpatico Franco Schiavone e l’amabile Roberta Mussi, e del cancelliere Andrea Corti. Tutti bravi i debuttanti: Donatella Pallavicini, Giovanni Cecchinato e Lollo Gerosa hanno dimostrato di saperci fare e non hanno deluso le attese. Degni di citazione Claudia Gruttad’auria e Pasquale De Riso, impegnati a fare ordine l’una nel retro di un “triatro straniero assai”, l’altro nel tribunale dove si svolge l’esilarante scena conclusiva, caratterizzata da un esagerato presidente, interpretato dall’attore-regista Andrea Pizzi. Azzeccate le scenografie, apprezzati trucco e acconciature, meritano una menzione assolutamente speciale i costumi, che sono stati realizzati da un gruppo di esperte sarte. Tutti fantastici, tutti bravi, tutti sicuri di aver fatto del proprio meglio per permettere al folto pubblico di trascorrere una serena serata. E’ in fondo questo l’obiettivo dei Genitorattori, che già annunciano la possibile replica a grande richiesta dello spettacolo: appuntamento al prossimo autunno.