UN’ESILARANTE COMMEDIA PER UNA SERATA DI SOLIDARIETA’
Dopo la ‘prima’ ufficiale dello scorso mese di maggio, la compagnia de ‘I Genitorattori’ ha riproposto l’esilarante commedia di Eduardo Scarpetta intitolata ‘Lo Scaldaletto’. L’appuntamento era per sabato 8 novembre 2008, alle ore 21, presso il teatro de ‘Il Centro’ di Desio (via Conciliazione). Come in passato, la rappresentazione ha avuto lo scopo di raccogliere fondi per un’iniziativa di solidarietà. Questa volta – alla fine dello spettacolo - sono stati raccolti contributi a sostegno delle attività del Centro di Ascolto della Parrocchia dei Santi Siro e Materno di Desio, da anni impegnato nell’accompagnamento di situazioni di precarietà delle famiglie: il contributo della serata è stato di circa € 2.000. Insomma, un modo originale per coniugare solidarietà e divertimento. Quanto allo spettacolo, la sintesi potrebbe essere questa: il bello di divertire, il bello di fare del bene. La compagnia de ‘I Genitorattori’ ha bissato con questo spettacolo il successo ottenuto nel 2007 con ‘La zia di Carlo’. La commedia – tradotta e adattata dal napoletano dalla stessa compagnia – era ambiziosa e non ha deluso le attese del pubblico. Testo brillante per attori che hanno cercato di “essere, più che recitare”: ne è uscito certamente un bel mix di allegria. Tra i protagonisti spiccano Arturo Cagnoli e Mirella Martinazzoli, nei panni dei coniugi sempre in lite. Due colonne, insomma, della filodrammatica desiana. E’ stata travolgente la prova di Gigi Frizzoni, audace e strano innamorato, alle prese con una altrettanto straordinaria moglie, Simona Briani: due personaggi da amare per la loro stranezza. Inimitabile la prova di Altero Manoni, alias avvocato Anselmo Raganelli: un’interpretazione che strapperà applausi e risate. Puntuale l’interpretazione di Gaudenzio Salari, avvocato del marito, dei due servitori, il simpatico Franco Schiavone e l’amabile Roberta Mussi, e del cancelliere Andrea Corti. Tanti i debuttanti: Donatella Pallavicini, Giovanni Cecchinato e Lollo Gerosa. Degni di citazione Claudia Gruttadauria e Pasquale De Riso, impegnati a fare ordine l’una nel retro di un “triatro straniero assai”, l’altro nel tribunale dove si svolge l’esilarante scena conclusiva, caratterizzata da un esagerato presidente, interpretato dall’attore-regista Andrea Pizzi.